venerdì 28 giugno 2013

VAL LOANA ---> Testa del Mater (mt. 1.850) e giro


SCHEDA TECNICA 
PERCORSO ---> (Giro ad anello): Patqueso (mt. 1.108) - Alpe Cortino (mt. 1.477) - La Cima - Testa del Mater (mt. 1.850) - Bocchetta della Forcola (mt. 1.735) - Alpe Cortechiuso (mt. 1.883) - Bocchetta di Cortechiuso - Alpe Scaredi (mt. 1.840) - Fondi Ghebi - Patqueso
DIFFICOLTA' ---> E (per la lunghezza del giro) - EE nel breve tratto a scendere dalla Testa del Mater alla Bocchetta della Forcola
SVILUPPO ---> 17km
DISLIVELLO ---> D+ 1.350mt.
TEMPO --->  6h 05' di passo tranquillo (sosta pranzo esclusa).

Avevo proposto alla mia dolce metà questo giro un paio di settimane prima, ma lui, molto diplomaticamente e con molto tatto per non farmi impermalosire, era riuscito a dirottarmi su altra destinazione; non avevo obiettato, ma zitta zitta ecco che lasciato passere un paio di week ripropongo il giro: "Ora quale scusa può inventare? Nessuna!
Ecco dunque che domenica mattina partiamo, con l'amico Enrico e il mio fido cagnone Roy....

La meteo annunciava temporali al mattino per poi schiarisi, invece ci attende un cielo grigio, con nuvole basse, e sempre più basse, con una cappa di umidità alluncinante.
Parcheggiamo la macchina a Patqueso (1.108 mt.), appena sopra Malesco, e imbocchiamo il sentiero, con tanto di cartellonisnista, che ci condurrà all'Alpe Cortino. Il sentiero parte subito con buona pendenza all'interno di un bellissimo bosco di faggi; saliamo zigzagando e tagliando la carozzabile che porta al rifugio; in 35' eccoci arrivati all'Alpe Cortino (1.477 mt.) e davanti a noi un bellissimo panorama, ....se il tempo fosse un attimo più decente!!!!  
Invece.... il cane patisce le pene dell'infermo, ad ogni minina sosta non perde occasione per sdrairsi a terra, io non sono messa meglio anzi, sto facendo una fatica ...ABNORMAL... stringo i denti sperando che la situazione migliori una volta arrivati in cresta!!!


Imbocchiamo il sentiero a destra del Rifugio rientrando nel bosco per affrontare una salita abbastanza ripida che ci porterà sui prati de La Cima, riconoscibilissima dalla croce in metallo posta sulla cima.


Anche qui il panorama sarebbe mozzafiato, peccato per sto tempo di mxxda, che altro non ci fa vedere che grigio, grigio e ancora grigio!

Procediamo seguendo il filo di cresta su un pecorso molto ondulato, sino a raggiungere in circa 15 minuti la Testa del Mater (1.850 mt.); sotto di noi, alla nostra sinistra, ecco la Val Cannobina, Finero e i suoi alpeggi; alla nostra destra la Valle del Basso e davanti a noi l'intera Val Loana.
Il tempo sembra minaccioso ci riverviamo di arrivare fino alla Bocchetta della Forcola e valutare lì il da farsi, se scendere verso la piana della Val Loana e chiudere il giro o proseguire, ...intanto l'aria si è fatta decisamente più fresca!
Proseguiamo sempre in cresta in falsopiano, fino ad arrivare alla Forcola, poi una ripida discesa tra roccette 

ci porta con qualche tribolazione per via del cane al guizaglio, alla Bocchetta della Forcola (1.735 mt.).
Il tempo sembra tenere e così decidiamo di proseguire il giro verso l'Alpe di Cortechiuso!


Il Fabry mette il turbo e sparisce dalla ns. visuale, io e l'Enry invece procediamo con più tranquillità, e non senza tribulazioni per me visto il mio impedimento su certi percorsi e il cane al guinzaglio! Il sentiero è molto panoramico e in piano, fino a sbucare poco prima dell'Alpe Cortechiuso, dove il sentiero leggermente più esposto ma dotato di catene di permettono di perdere qualche decina di metri e raggiungere così il Bivacco di Cortechiuso (mt. 1.883),


dove troviamo il Fabry ad aspettarci!



Facciamo una sosta, il cane ne approfitta per rotolarsi su una chiazza di neve, noi beviamo, qlc foto, una sbirciata al bivacco e via che ripartiamo in direzione di Scaredi, passando dalla Bocchetta di Cortechiuso ...da qui fino al Bivacco di Scaredi cammineremo sempre nella neve, ancora presente in abbondanza nonostante siamo già alla metà di giugno!


Arriviamo alla Bocchetta di Cortechiuso e il Fabry propone la salita al Cimone di Cortechiuso, la traccia è breve, ma ripida tutta su bocioni così per via del cane che mi fa tribulare decido di proseguire verso la destinazione originaria, mentre l'Enry si unice al Fabry e salgono; ci diamo appuntamento al Bivacco di Scaredi!!

Proseguo con Roy sempre al guinzaglio che su questo nevaio non perde occasione per giocare, non ne vuole sapere di camminare si sdraia sulla schiena e aspetta che lo trascini proprio come se fosse un sacco di patate, peccato solo che il manto non sempre tenga e così a volte vado dentro fin sopra il ginocchio.
Tutto sommato procedo a passo svelto e in poco attraverso la conca fino ad arrivare ad incrociare il sentiero che sale da Scaredi verso la Laurasca; un via vai di gente per non parlare poi di tutti quelli in sosta al Bivacco tra cui..... vicino alla fontana del bivacco due tipi in pausa, un uomo di mezza età e un ragazzo più giovane, vestito più o meno uguali, ma sul suvbito non me accorgo. Il giovane mi ferma e mi fa i complimenti! mah? ...per cosa?

"L'abbiamo vista arrivare dal nevaio e ha sempre tenuto il cane al guizaglio; complimenti! Non è da tutti, anzi quasi nessuno... davvero complimenti
"Eh grazie, ma sa è meglio tenerlo legato visto che è un setter!
"Eh si anche perchè con i selvatici che ci sono.... Buona giornata
"Grazie anche a Voi"

Mi metto comoda, aspetto i miei amici, mangiucchiamo qlcosa e gli racconto lo scambio di battute; tempo zero i due si alzano e si vestono "CORPO FORESTALE DELLO STATO" 
....Cazzarola! Ecco perchè dei complimenti!!!



Ce la prendiamo comoda, ma ora la tempratura si è fatta decisamente più fresca e quindi decidiamo di fare ritorno verso il fondovalle imboccando il bruttissimo sentiero che ci poterà giù sul fondo della Val Loana, a FondiGhebi, dove ci facciamo una meritata birretta per poi ripartire ed affrontare l'ultimo km su asfalto che ci porterà alla macchina!!!!


Una divertente quanto facile escursione di 17km con dislivello positivo di D+ 1.380mt. in 6h (sosta pranzo esclusa).

Gli escursionisti di giornata: Barby, Enry, Fabry & Roy

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