lunedì 29 agosto 2011

GIRO 4 RIFUGI (Valle Formazza)

DATI TECNICI:
Partenza: Piana di Riale (mt. 1.743)
Arrivo: Rifugio Città di Busto
Giro: ad anello. Lago di Morasco,Rifugio Mores, Lago dei Sabbioni, Rifugio Claudio Bruno, Rifugio 3A,  Rifugio Città di Busto ------- > Km 13 totali     D+ 1.435mt.
Tempo impiegato: 4h
Difficoltà: E
Galleria fotografica: QUI


Così su due piedi la SOP mi comunica che andrà due giorni in collina con i cuginetti spagnoli…..
L’Enzo è beato in Islanda…
Cosa faccio?

Velocemente mi balena l’idea di fare un tuffo nei miei ricordi!
Ricordi che risalgono a 25 anni fa, 
...forse forse anche qualcuno in più...
quando andavo con la squadra a fare allentamenti di sci estivo in Alta Valle Formazza,
al Rifugio 3A sul ghiacciaio del Sidel!!!!

Chissà se esiste ancora?

Guardo la meteo su internet e il bel tempo è assicurato, così dicono…
Guardo più o meno i tempi di percorrenza e qlc altro giro da fare, magari il gg seguente…
Preparo il mio zaino e via; ecco che alle 10.15, con tutta calma, parcheggiata la macchina sotto la diga di Morasco, parto!!!

Salgo i tornantini della diga, tengo la destra, la strada asfaltata e a passo spedito sono presto in fondo al lago, dove c’è la partenza della funivia di servizio dell’Enel.
Il sentiero che percorrevo all’epoca (il “Sentiero Sabbioni”) da quel che ho letto dovrebbe essere chiuso per pericolo caduta massi, ma vedo una famigliola che sale e cmq non vedo pericoli quindi decido di salire da lì.
Il primo tratto è piuttosto impegnativo perché ripido, ma fortunatamente non molto lungo, allo scollinamento, che è sempre a vista, l’inclinazione diviene più dolce.
Raggiungo l’allegra famiglia, due parole e via che di buon passo procedo; recupero altri escursionisti e via, lo scollinamento è vicino, il cielo però sembra chiudersi velocemente….
Arrivo in un bel pianoro dove, su quello che resta di una piccola baita diroccata, viene segnalato il bivio: a dx si va verso il rifugio Città di Busto e a sx verso il Lago dei Sabbioni e relativi rifugi.

All’epoca giravamo a dx, una volta giunti al Città di Busto attraversavamo la piana e all’inizio del ghiacciaio un comodo ‘gatto delle neve’ ci recuperava e ci portava a destinazione (Rifugio 3A); oggi invece svolto a sx, la mia prima meta sarà il Rifugio Mores e quindi il Lago del Sabbione.
Qlc foto, …oggi senza l’Enzo me la prendo comoda comoda…  e vengo raggiunta da un signore di Borgomanero intenzionato a fare il mio stesso giro, ma i passi sono diversi e così lentamente lo stacco per poi ritrovarlo casualmente dopo 2h sull’uscio del rifugio 3A.

Su un pendio morenico il terreno riprende a salire, i sassi lasciano il posto a tratti erbosi e costeggiando la spalla sx della valle in breve raggiungo il Rifugio Cesare Mores (mt. 2.515). Breve sosta per una tazza di thè, e via che riparto, prossima destinazione il Rifugio Claudio Bruno.
Attraverso la diga dei Sabbioni, 
all’epoca, mi ricordo, che in una giornata uggiosa ci avevano permesso di visitarla, 
eravamo entrati nel muraglione
ed era tutto un su e giù di scalini…
Arrivata sulla sponda dx nuovo bivio: a sinistra si sale verso il Ghiacciao dell’Hohsand mentre a dx si scende verso la Piana dei Camosci.
Svolto a sinistra, qlc passo e mi fermo a bere un bel sorso di acqua fresca da un bel ruscelletto.
Ecco un altro escursionista solitario (Lorenzo di Baveno), lo lascio passare, ci scambiamo qlc battuta e via che decidiamo di proseguire insieme.
Il paesaggio davanti a noi è una cosa STUPENDA…. 
Davanti a una si apre una bella conca incastonata tra le vette più alte della valle (Corno Rosso, Blindenhorn, P.ta del Sabbione, P.ta d’Arbola, Gemelli di Ban e il Corno di Ban)
con ai piedi quello che resta del Ghiacciaio dell’Hohsand da una parte
e del Sabbione dall’altra
che unendosi arrivano a toccare le acqua dell’omonimo Lago...
In fondo a questa conca, spostato sulla destra, il Rifugio C. Bruno (mt. 2.710).


Qui i miei ricordi vengono brutalemente stravolti….. il rifugio fatto di lamiera circondato da ghiaccio, neve e qlc sasso ora non esiste più, ora vedo un bellissimo rifugio fatto in sasso con le finestre rosse, circondato da roccia, sassi, sfasciumi, del ghiacciao non resta nulla se non una lingua molto molto più arretrata rispetto al rifugio……

Ci concediamo una breve sosta silenziosa per ammirare questi paesaggi silenziosi e imponenti e poi ripartiamo, insieme, verso il Rifugio 3A (mt. 2.960)
La salita ora si fa sentire eccome, sarà la quota, sarà che il dislivello ce lo mangiamo velocemente sta di fatto che sotto un cielo cupo raggiungiamo, in meno di 30 minuti, la ns. destinazione.
Questo rifugio è uguale ad allora, solo il Ghiacciaio mi lascia di stucco…. Non c’è traccia di neve!!! 
I piloni dello skilift ci sono, ma si scierà ancora?
Chiedo al rifugiata e mi dice che si ci provano, teoricamente si scia solo al mese di Giugno, ma quest’anno è stata magra e ci sono riusciti per sole 2 settimane e solo per lo snowboard…. Che tristezza!

Sotto di noi le nuvole ci chiudono tutta la visuale, la temperatura si fa più fresca e la nebbia, spinta dalla brezza, sale rapidmanete a banchi sotto di noi!
Vorrei fermarmi qui a dormire, ma la meteo per l’indomani non garantisce bel tempo e quindi dopo la sosta panino e il buon caffè (Grazie Lorenzo!) decido di unirmi al mio compagno di avventura e ridiscendere verso la Piana dei Camosci.

In questo tratto non esiste un sentiero segnalato, qua e lù qlc ometto, ma vista la scarsa visibilità che a tratti ci accompagna non ci resta che scendere, come consigliatoci dal rifugiata, già diritti verso il torrente per poi attraversarlo verso sx e riprendere così il comodo sentiero.
Così facciamo e la discesa mette a dura prova le mie ginocchia; del ghiacciaio non c’è più nessuna traccia per cui la discesa avviene su sassi istabili e sfasciumi…

Arriviamo, finalmente in fondo, e davanti a noi la Piana dei Camosci con qua e là qlc escursionista ed in fondo il Rifugio Città di Busto (mt. 2.480)
In 4h precise siamo a rifugio! Entriamo, ci concediamo una meritata birra per me e una coca per Lorenzo e poi ci salutiamo io mi fermerò qui a dormire e l’indomani….. sarà una nuova avventura!

GRAZIE Lorenzo per la silenziosa, ma presente compagnia!
GRAZIE agli amici podisti Vladi, Mari & c. per la compagnia in rifugio!

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