giovedì 4 luglio 2013

TRAVERSATA VAL GRANDE ---> da Cicogna a Re, passando per Finero

SCHEDA TECNICA
PERCORSO ---> (sola Andata): Cicogna (mt. 732) - Pogallo (mt. 830) - Pian di Boit (mt. 1.125) - Alpe Terza (mt. 1.438) - Bocchetta di Terza (mt. 1.836) - Alpe Val Viccio (mt. 1.440) - Alpe Prebusa (mt. 1.154) - Alpe Provola (mt. 890) - Finero (mt. 896) - Re (mt. 710)
DIFFICOLTA' ---> E (per la lunghezza del giro) 
SVILUPPO ---> 20 km.
DISLIVELLO ---> D+  1.335 mt.
TEMPO --->  8h di passo tranquillo (sosta pranzo esclusa).
NOTE --- > Traversata percorsa e descritta nella direzione sud-nord, ma fattibile anche in senso inverso. Occorre organizzarsi preventivamente per portare una macchina al luogo di arrivo, distante dalla partenza cira 1h 30' in auto. Si può dividere l'escursione in 2 gioni pernottando nel Bivacco a Pian di Boit.
SEGNALAZIONI --- > si consiglia di fare il pieno d'acqua a Pogallo in quanto fino a Finero non si trovano altre fontane. Traversata da evitare nel pieno periodo estivo!!!
La 'Socia' butta lì l'idea di questa traversata già il mese scorso, ma trovare una giornata libera comuni a tutti i partecipanti, ci fa arrivare quasi a fine giugno! Siamo in 7, e niente cani questa volta (giro troppo lungo e probabile scarsità di acqua): io, la 'Socia', l'Enry, il Fabry, il Luca, il Mariolino e il Mauri.

Ci troviamo alle ore 5 in piazza a Trobaso, trasbordiamo sul furgone del Mauri e via verso Cicogna (mt. 732), dove parcheggiamo e alle 5.35 imbocchiamo il facile sentiero in direzione di Pogallo (1h 30' - cartello).
Il capogita Fabry fa l'andatura, a mio avviso un tantino troppo veloce in questa prima parte, o forse, sarà che non ho ancora smaltito i postumi della cena con i colleghi, fatico più del dovuto, ma tra una foto e l'altra, una battuta scherzosa e l'altra, qualche sana risata, il tempo passa e in meno di un'ora eccoci a Pogallo (mt. 830), dove ...in teoria.. l'amico Mariolino dovrebbe fermarsi per poi tornare indietro. 
...Ma, come spesso capita, mai fare i conti senza gli amici???!!!!!
Facciamo il pieno d'acqua alla fontana dell'alpeggio, un gentile signore ci offre il caffè, ma rinunciamo, la strada è ancora lunga per cui meglio non perderci in chiacchiere già così presto; ritorniamo sui ns. passi, lasciamo alle spalle il piccolo, quanto carinissimo alpeggio e imbocchiamo il sentiero (Pian di Boit 1h 30' - cartello) che prima delle case scende a destra nella forra del torrente, che si supera grazie ad un ponte ad arco in pietra, per poi entrare nella Val Pianezzoli; con noi anche l'amico Mariolino ...solo per un pezzetto, poi tornerò! :-) ...forse..
Camminiamo in falsopiano su un sentiero comodo ed evidente; oltrepassiamo la variante che si stacca alla ns. sinistra da utilizzare in caso di piena del torrente, decidiamo di stare bassi confidando di trovare poca acqua nel torrente e saltare da un sasso all'altro, almeno nel primo passaggio, poi in quelli successivi ci saranno dei comodi ponti, recentemente costruiti!!!
A Sottosasso, il primo attraversamento, dobbiamo guadare il torrente! L'acqua ...ahimè...  è altina, ma il ns. amico Luca non esita a sfoggiare i propri muscoli e in un battibaleno ecco che prende un paio di massi  da buttare nell'acqua per agevolarci la traversata! Passa il Fabry, tutto ok... Decido di passare io, non senza qlc esitazione e nel mentre il Luca decide che forse forse un'altro masso renderebbe ancora più agevole l'attraversamento, quindi cerca e trova un bel masso ...50 chiletti... lo afferra, fa qlc passo, ma povero non ce la fa più e quindiiiiii ....LO GETTAAAAAA.... peccato solo che lo getta proprio dietro di me che sto attraversando e mi faccio una doccia fuori programma da cima a fondo! Porca Vacca ... e tutti giù a ridere!!!! 
                          
 



Saliamo ora in una tranquilla e silenziosa faggeta, dove poco dopo incontriamo, sulla ns. destra, i resti, quasi semisommersi dalla vegetazione, di una stazione di cambio della teleferica, utilizzata il secolo scorso per il trasporto del legame. Il sentiero prosegue con numerosi saliscendi; l'amico Mariolino inizia ad accusare, ma tiene botta, rallentiamo solo un pochino il passo ...certo che sobbarcarsi una traversata così lunga dopo che non si cammina da 20anni ci vuole un bel coraggio!!! Eh BRAVO Mariolino....

Incontriamo i ruderi della Preda (Preda di Quà mt.1.005 - cartello) e poco dopo l'attraversamento del torrente su un comodo ponticello ecco Preda di Là (Preda di Là mt. 1.007 - cartello); riprendiamo a salire nella faggeta per arrivare all'ultimo ponte sul torrente, oltrepassato il quale ci inerpichiamo su una breve quanto ripida rampetta che ci farà sbucare nell'anfiteatro di Pian di Boit (mt. 1.123 - 1h30' da Pogallo), dove troviamo una piccola baita ristrutturata ed adibita a bivacco e dove lasciamo traccia, sul registro del bivacco, del ns. passaggio!!!





 Intanto la 'Socia' e il Mariolino si incamminano verso l'Alpe di Terza ...ma non doveva tornare? :-)

Ora il sentiero sale decidamente, all'interno di un bellissimo bosco; il capogita Fabry davanti, poi il Luca, il Mauri, io e l'Enry. Tengo la testa bassa guardando le scarpe di chi mi precede, si sale zigzagando il bosco, parliamo poco in questo tratto, la cappa di umidità si fa pesantemente sentire, l'afa è micidiale, passo lento, ma costante, ecco che raggiungiamo la 'Socia' e il Mariolino che ci danno strada e di passo regolare raggiungiamo i ruderi dell'Alpe Terza (mt. 1.428) dove ci fermiamo a ricompattare il gruppo!


Il capogita propone, una volta arrivati alla Bocchetta di Terza,
la conquista del Monte Torrione:
io e l'Enry passiamo, il Luca invece accetta.  

Ripartiamo, i due cugini davanti, poi l'Enry ed io, e dietro il trio Socia-Mariolino-Mauri. Lasciamo il bosco e procediamo su una dorsale tra erba e roccia dove finalmente respiriamo un pò di aria frizzantina. Raggiungiamo la base delle rocce della cresta a circa 1.700mt e qui svoltiamo verso destra dove una lunga diagonale ci porterà alla Bocchetta di Terza (mt. 1.836 - 4h 08' da Cicogna soste incluse). I due cugini, arrivati alla Bocchetta, prendono il sentiero indicato a destra verso il Monte Torrione (40'), mentre l'Enry ed io ci mettiamo comodi ad aspettare gli altri.




Il tempo nel mentre peggiora,
si copre tutto, la temperatura scende velocemente e inizia a piovere, fine fine,
ma piove.

Ecco che arriva la 'Socia', poi il Mauri con il Mariolino; stiamo fermi quasi un'ora! I cugini non si vedono e il freddo ci sta entrando nelle ossa, decidiamo di ripartire e scendere, ci raggiungeranno cammin facendo...
 
Lasciamo alle ns. spalle la Val Pogallo per scendere nella Valle di Finero,  su ripide tracce rese insidiose dalla pioggia, occorre prestare attenzione si scivola molto molto facilmente. Scendiamo al centro della valletta, tra bellissimi rododedri in fiore; arriviamo al pianoro dell'Alpe Val Viccio (mt. 1.440) e subito dopo rietriamo nel bosco per proseguire in falsopiano fino a raggiungere l'Alpe Prebusa (mt. 1.154), riconoscibilissima dalla  caratteristica balma, con tanto di cartello, che serviva da ricovero per gli alpigiani. Attraversiamo su un comodo ponticello il rio sottostante e ci fermiamo ad aspettare il duo 'capogita & cugino'.

 Salame, salamella piccante, pane, focacccia,
un buonissimo barbera 'casalingo',
un gelido bagno 'DEGENERANTE' per il più temerario del gruppo
ed ecco che arriva il momento di ripartire.


Su facili saliscendi arriviamo a Provola (mt. 890mt.), scendiamo al torrente per attraversarlo e risalire verso Finero (mt. 896) dove ci rinfreschiamo alla fontana delle prime abitazioni.

La ns. traversata però non è ancora finita....la meta è il Santuario di Re; proseguimo per un paio di chilometri circa su strada asfaltata, fino ad arrivare alla località Pian dei Sali (cartello) dove svoltiamo a destra, abbandoniamo l'asfalto e riprendiamo lo sterrato.


Scherziamo, ridiamo, facciamo 'galoppare' le mucche e via che passo dopo passo ci troviamo, finalmente, ...chi devastato, chi stanco, chi ancora pimpante... davanti al Santuario di Re, meta della ns. DIVERTENTE traversata!!!!

Un plauso all'amico Mariolino che ha retto per il l'intero giro....
Un ringraziamento particolare a Damiano (figlio dell'Enrico) e a Federica (figlia del Mauri) che ci hanno recuperato a Re...
Un rigraziamento a tutta la truppa per la divertente giornata....

Gli escursionisti di giornata: Barby, Enry, Fabry, Luca, Mariolino, Mauri, 'Socia' alias Stefy
ersata, nell'alta Val Cannobina.

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