lunedì 3 settembre 2012

TRAVERSATA --> VALLE AGARINA (ITA) - VAL CRAVARIOLA (SUI)

SCHEDA TECNICA


GIRO: (traversata) --> Valle Agarina (ITA) Ponte Faugiol (mt. 1.387) - Alpe Cortone (mt. 1.481) - Alpe Pisardo (mt. 1.609) -Rif. Bonasson (mt. 1.925) - Alpe Cavegna (mt. 2.040) - Bocchetta Lago Gelato (mt.2.437) - Alpe Fiesco di Fuori (mt. 2.066) - Lago di Mattogno (mt. 2.087) - Galleria della Fria (mt. 2.450) - Alpe Stufa (mt. 1.869) - Alpe Corte Nuovo (mt.1.701) - Motto al Termine (mt. 1.401) - CimalMotto (SUI) (mt. 1.405)
DIFFICOLTA':  E (cmq riservato a persone allentate vista la lunghezza del percorso).
SVILUPPO: 24,00km
DISLIVELLO: D+ 1.800mt.   -   D- 1.860mt.
TEMPO: 8h 15' complessive (esclusa sosta pranzo).
SEGNALAZIONI:
- prestare attenzione in caso di scarsa visibilità dopo all'alpe Cavegna fino all'imbocco della Galleria.
- effettuare l'escursione muniti di cartina in quanto in Val Cravariola le segnalazioni sono molto carenti e le tracce di sentiero spariscono improvvisamente.
 Una traversata "particolare"
sia dal punto logistico, non facile da gestire,
sia dal punto di vista paesaggistico, si cambia continuamente scenario:
dal bosco a spazi aperti, dal verde brillante al grigio delle roccie,
da sentieri ben segnalati e un pochino frequentati sul versante italiano...
a quelli decisamente più abbandonati nel versante svizzero;
un bel giro alla scoperta di alpeggi ancora 'caricati'. 
GRAZIE Fabry!

Approfittiamo del permesso che ha mio papà e così il family's taxi ci porta fin dentro la Valle Agarina, esattamente fino a Ponte Faugiol, dove ha inizio la ns. camminata, risparmiando ben 2h di cammino su strada asfaltata, tratto che altrimenti non permetterebbe di fare la traversata in giornata, considerato poi che nel versante svizzero occorre affidarsi ai servizi di trasporto pubblico ad orari ben stabiliti (ultima corsa da CimalMotto ore 16.55 - costo biglietto fino a Locarno CHF 14.00 a persona).

La giornata non è certo delle migliori: il cielo plumbeo non lascia presagire nulla di buono, ma noi (Io & Fabry, i due escursionisti di giornata) confidiamo nelle previsioni svizzere che danno miglioramenti e armati di ombrellino e impermeabile ...non si sa mai... non ci lasciamo prendere dallo sconforto e decidiamo di partire comunque e di optare per il giro più lungo, ben intuendo che staremo in giro tra le 7/8 ore di cammino.

Salutiamo l'autista Indiana Jones  ..così è stato soprannominato per l'occasione mio papà... e il sig. Antonio e alle 7.20 iniziamo a camminare!

Si sale subito nella stretta Valle Agarina su un sentiero ben segnalato, ma molto molto bagnato, costeggiando il fiume Isorno e raggiungendo in breve prima l'Alpe Cortone poi l'Alpe Pisardo fino ad arrivare in 1h30' al Rifugio Bonasson chiuso e le cui chiavi sono da richiedere preventivamente al CAI VIGEZZO. Lo lasciamo alle ns. spalle il rifugio insieme all'angusta valle, mentre davanti a noi lo 'spazio' inizia ad allargarsi, dove il verde brillante dell'erba lascia lentamente il posto al grigio delle pietre...

Un elicottero ci passa e ripassa sopra le teste per poi atterrare all'alpeggio là in alto: Alpe Cavegna (mt. 2.037): una mucca ha bisogno di cure mediche!!! Il dolce sentiero ora si fa decisamente più ripido...

Oggi per me non è giornata: ho uno strano dolore a polpacci e glutei,
vai a capirne il perchè,
sta di fatto che a tratti mi sembra realmente di morire...

Stringo i denti, rallento di molto l'andatura,
dopo pochi passi mi fermo pure per poi riprendere una volta che i dolori sono diminuiti...
Fabry fortunatamente porta pazienza e pur allungando il suo passo,
non si lamenta e non mi forza l'andatura,
quando arriverà in bocchetta mi aspetterà...

Arriviamo alla Bocchetta del Lago Gelato (mt. 2.447)  e pestiamo neve fresca, un sottile strato, ma giusto per rendere insidiosi tutti i sassi, da qui in 5minuti siamo al Lago Gelato (2h35').
L'aria è decisamente fresca, ci fermiamo giusto un attimo per vedere la rigogliosa valle che si apre davanti a noi, punteggiata quà e là da qlc alpeggio ancora in buone condizioni ...il lago di Matogno dovrebbe essere nascosto lì da qlc parte....
Iniziamo la discesa; la prima parte un pò rognosetta causa sassi e neve, ma in breve la pietraia finisce e il sentiero ritorna ad essere facile: la ns. andatura aumenta!

Arriviamo all'Alpe Fiesco di Fuori (mt. 2.066) dove facciamo acqua e velocemente ripartiamo verso il Lago di Matogno.... una piccola meraviglia...  che si fa desiderare fino all'ultimo, nascosto tra rigogliosi prati pianeggianti, dove simpatiche mucche trascorrono la loro giornata...
Ci soffermiamo un po' per qlc foto, il posto merita davvero; sarebbe anche giunta l'ora di mangiare, ma davanti a noi ci aspetta una salita tosta, l'ultimo tratto con dislivello positivo, e fermarsi ora sarebbe, per me, letale!!!
Abbandoniamo il sentiero principale che costeggia il lato sinistro del lago per poi salire dolcemente, ma con uno sviluppo più lungo, preferendo una via in 'direttissima' su per i prati a destra del lago ...ci risiamo torno ad accusare i dolori avuti sulla Bocchetta del Lago Gelato, ma la fottutissima galleria è lì sopra la ns. testa, è vicinissima e  ancora una volta stringo i denti e soffro, ma il voltarsi indietro e vedere la strada percorsa mi allieva i dolori e così viaaaa alla conquista della Galleria (quota mt. 2.450 - 5h).

L'aria è decisamente frizzante ci copriamo, ancora qlc foto e via di interruttore: eh si la galleria (costruita per permettere il passaggio del bestiame all'inizio della stagione 'd'inalpamento' poichè il passo è spesso inagibile per la presenza di neve) è dotata di pannelli solare, è illuminata: 500mt e via sbuchiamo in VAL CRAVARIOLA!!!!!!!!! (n.d.r.: la Valle Cravariola pur essendo fisicamente in Svizzera, è territorio italiano a tutti gli effetti. Un 'Arbitrato Internazionale' del 1875 pose fine alle continue dispute su questi pascoli tra alpigiani di Crodo, Montecrestese, Crevoladossola e gli Svizzeri che si trascinavano fin dal medioevo, assegnando la sovranità all'Italia fino al confine situato sul fiume in località Motto del Termine, a pochi km da CimalMotto).

Dal cunicolo buio e freddo sbuchiamo in una ridente vallata e prendiamo a scendere verso sx, direzione indicata Val Cravariola (n.d.r.: si può prendere anche verso sx, direzione alpe Bosa, e poi da lì in direttissima su sentiero si arriva giù al fiume dove inizia la lunga jeppabile che porterà fin fuori a CimalMotto. questa variante DOVREBBE essere più veloce e facile da individuare risparmiando circa un'oretta sull'intero itinerario!). 


E' giunto il momento di fermarci a mangiare, il tempo è tiranno ...come più volte mi è stato fatto notare :-)... ma non c'è problema: la fame è notevole e in un battileno il panino è divorato e siam pronti a rimacinare km!!!!

"Il campanileeeeeeee!!! Ecco là in fondo è CimalMotto"
...ma moooooolto in fondo ci vorrà un'eternità arrivare laggiù (esattamente, senza sosta pranzo, dalla cima a CimalMotto ci abbimo impiegato 3h)!!! Non ci perdiamo d'animo, due rapidi conti e dovremmo avere un'ora e mezza di anticpo sull'orario di arrivo del bus che ci riporterà a Locarno, dove da Venerdi alla modica :-( cifra di CHF 19.90 al giorno abbiamo parcheggiato la macchina!!!! 

Scendiamo tra alpeggi e pascoli, il sentiero non è per nulla segnato nè da cartelli, nè da vernice, proprio da niente e arrivati a quota 2.000mt. circa iniziamo a perderne quà e là le tracce, finchè a quota 1.930mt. ad un alpeggio chiaramente abbandonato perdiamo ogni minimo segno!!!

Cartina alla mano Fabrizio e gps con rilevazione altimetrica io, decidiamo di tirare giù diritto fino a quota 1.700mt dove DOVREMMO trovare il sentiero che passa/porta all'Alpeggio di Corte Lama!!!

Il bosco ad un certo punto si dirada e si apre un verde prato tappezzato ovunque da mucche al pascolo ..beh non dovremmo essere molto lontano... ed effettivamente poco più avanti troviamo un sentiero che decidiamo di seguire, verso sx, ma ahimè sbuchiamo nuovamente in un altro alpeggio abbandonato dove il sentiero finisce davanti ad una scarpata sul Rio! Non ci resta che fare dietrofront e ripercorrerlo a ritrovo fino al punto dove l'avevamo intercettato e da lì proseguire nell'altra direzione!
Arriviamo al ns. incrocio e troviamo le mucche, tantissime che 'corrono' una dietro l'altra giù verso il sentiero dove siamo noi: "Andranno all'alpeggio! Seguiamole!" e così facendo in brevissimo arriviamo a quota 1.696 Alpe Corte Lama!!!

Troviamo un pastore gli chiediamo lumi, ma è messo decisamente peggio di noi: gli chiediamo dov'è il sentiero per CimalMotto e lui ci indica di prendere a dx!!! "A destra?????????????????? Ma noi dobbiamo scendere la valle, non risalirla!!!" Risposta: "Eh si, si... allora prendete a sx!" ..ovvio!!!
"Scusi, ma a quanto dista il Paese? 1h?
"Macchè un'ora mooooolto meno!
...sarà ma andando veramente di buon passo, ma proprio veloce ci abbiamo messo 1h05'!!!!!!!!!

Arriviamo a Cimalmotto come da previsione dopo 8h15' di cammino e in anticipo sull'arrivo del bus, cerchiamo quindi un baretto per una meritata birretta, ma ahimè una simptica  signora ci informa che:
"Siamo senza ristorante! Ci sarà l'anno prossimo!!! Se volete Vi posso offrire qlc...."
"Grazie signora gentilissima, ma volevamo una birra. Grazie cmq, andiamo alla fermata ad attendere il bus!"
Una BELLISSIMA traversata in zone decisamente poco frequentate, forse  perchè non blasonate come le più gettonate Devero, Veglia, Bognanco, ma altrettanto meritevoli di essere visitate!!!
Certo un giro, questo, complesso nella sua gestione: 
- occorre avere qlc abbia il permesso di entrare in macchina in Valle Agarina e risparmiare così 2h di asfalto;
- occorre portare una macchina a Locarno il giorno prima;
- occorre affidarsi ai mezzi pubblici (3bus per un totale di 2h30' di strada) e quindi essere vincolati all'orario dell'ultima corsa (ore 16.55)
Un giro LUNGO, assolutamente non tecnico, ma di resistenza sulla lunga distanza...
Un giro che nonostante tutto, almeno una volta è sicuramente da fare!!!!

Escursionisti di giornata: Barbara & Fabrizio.

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