mercoledì 24 luglio 2013

PIZZO SAN MARTINO (mt.2.738) - Valle Anzasca


SCHEDA TECNICA 

PERCORSO ---> (A/R): Vanzone San CArlo (mt. 680) - Alpe Briga (mt. 1.370) - Alpe Motto (mt. 1.535) - Alpe Asinelli (mt. 1.830) - Lago Sfondato (mt. 2.400) - Pizzo San Martino (mt. 2.738) - ritorno
 DIFFICOLTA' ---> EE  
SVILUPPO ---> 17 km.
DISLIVELLO ---> D+ 2.158mt.
TEMPO --->  7h 35' di passo tranquillo, ma costante (esclusa sosta in vetta).
NOTE --- > Gita estremamente faticosa da consigliare a chi ben allenato; molto remunerativa dal punto di vista paesaggistico e di soddisfazione personale! 
 
Questa volta spetta al Fabry scegliere la destinazione, e allora ecco che la proposta non poteva che cadere su un Pizzo, una Cima ...insomma su qualcosa da 'conquistare'!

Tre le proposte: il Monte Larone, il Monte Limidario e il Pizzo San Martino! A me la scelta, facile in questo caso visto che il vincolo era una montagna 'alta', ...sono stufa e arcistufa di camminare a basse quote (per interderci sotto i 2.000 mt.). Ecco quindi che non ci resta che conquistare il Pizzo San Martino da Vanzone San Carlo, paesino situato in Valle Anzasca; una cima alta mt. 2.738, con oltre 2.000mt. di dislivello postitivo ...stica....

Il Pizzo San Martino si erge sulla cresta che divide la Valle Anzasca dalla Valle Antrona
e le vie di salita possono avvenire da entrambi i versanti (decisamente meno dislivello dal versante antronese);
il capogita sceglie la salita da Vanzone perchè il notevole dislivello, distribuito su uno limitatissimo sviluppo chilometrico, lo affascinano
...si farà fatica, mooolta fatica!

Ci troviamo così alle 6.20 di sabato mattina al parcheggio davanti al cimitero di Vanzone con l'amico Enry ed un suo collega, Jullian, giovane ragazzo super tecnologico con la passione della fotografia!!! ...bene, bene...
Attraversiamo la strada, e dopo pochi metri ecco che sulla ns. sinistra troviamo i cartelli segnavia "Pizzo San Martino --- > 6h" ...sticavoli, un cartello così alla partenza non invoglia certo, ma tant'è che sà da fà!


Il capogita Fabry fa l'andatura molto lenta, com'è giusto debba essere in questi casi! La salita su mulattiera, pur sviluppandosi su un bel sentiero e all'interno di un bellissimo bosco, è da subito 'sincera', le pendenze sono notevoli, la fine del bosco sembra non arrivare mai, ma quando ti volti per guardare indietro vedi un baratro su Vanzone ....un vedere decisamente appagante!

Finalmente arriviamo al primo alpeggio, Alpe Briga (mt. 1.370), un bel alpeggio, a balcone sulla vallata anzaschina, sulla parete Est del Monterosa e le sue cime. Una bella fontana fa mostra di sè e ne approfittiamo per infrescarci e fare acqua, qualche foto e via che a passo lento, ma costante ripartiamo. Dall'Alpe Briga ci si alza per prati verso all'Alpe Motto (mt. 1.535), anch'essa abitata nei fine settimana estivi, e da qui prima in falso piano e poi in una valletta tra rododendri in fiore e piante di mirtillo ecco che lentamente ci dirigiamo verso l'Alpe Asinelli (mt. 1.830).

                                    

Veniamo accolti all'Alpe Asinelli proprio da tre asinelli| Ci fermiamo per appagare i ns. occhi ammirando il bellissimo anfiteatro che ci circonda. L'aria fortunatamente è divenuta più frizzantina, riesco così a ricaricarmi di energia e ritrovato il tanto sospirato 'rinnovato vigore' sono pronta per affrontare con più decisione la seconda parte della salita.

Ora il sentiero è un pò meno evidente, attraversiamo un paio di ruscelli e tra un prato e l'altro stiamo attenti a non perdere la traccia, poi quando il pendio inizia a risalire ecco che anche i segnavia diventano più visibili.
Il sentiero sale deciso lungo una dorsale, non da tregua nè alle gambe nè tantomeno al respiro; ognuno di noi è concentrato sulle proprie fatiche, in silenzio procediamo fino ad arrivare al pianoro del Lago Sfondato (mt. 2.400) dove ci fermiamo per ricompattare il gruppetto ammirando nel contempo il magnifico panorama puntinato quà e là da tantissimi fiorni di colori diversi, alla ns. sinistra parzialemente nascosto ecco il Bivacco Lamè, che visiteramo al ritorno.

Ora non ci restano che SOLI 300mt. di dislivello e, come da cartello segnavia, ancora 1h 30' di cammino!!! Ripartiamo....

Da qui ecco comparire la neve, piccoli nevai che non creano nessun problema, ma che preferiamo cmq evitare per non bagnarci i piedi. In breve arriviamo alla bocchetta che immette in Valle Antrona, con il Lago di Campliccioli ed altri bacini più piccoli in lontananza. ... guardando il versante Antronese ringrazio mentalmente il Fabry per aver scelto la salita dal versante Anzaschino! eh si di là il dislivello sarà pur decisamente minore, ma nell'ultimo tratto le pareti sono decisamente inclinate e piene di 'bocioni' che  danno quasi l'impressione cdi cadere giù da un momento all'altro...

Ripartiamo 'attaccando' la cresta alla ns. sx su rocce solide e sicure, ma prestando cmq estrema attenzione sugli infidi tratti nevosi!

Eccoci sotto la cima, ci manca l'ultimo sforzo agevolato da corde fisse che però è meglio non utilizzare visto lo stato in cui sono.






Eccoci alla croce, eccoci in vetta a 4 ore dalla partenza (soste incluse) ...BRAVI!!!
Purtroppo il cielo è a tratti coperto da nebbie e nubi che ci limitano l'orizzonte ...peccato, veramente!





Il tempo di mangiucchiare qualcosina, fare qlc foto e firmare il libro di vetta ed eccoci già sulla via del ritorno.All'altezza del Lago Sfondato decidiamo di deviare verso il Bivacco Lamè, raggiungibile in una decina di minuti che servono per superare 50 metri circa di dislivello; bivacco piccolino, ma carino, ordinato, con otto posti letto (a castello) e alcuni viveri di prima necessità. 

Riprendiamo la via dell'andata: arriviamo all'Alpe Asinelli, scendiamo nella valletta (con due dei tre asinelli al seguito), poi eccoci all'Alpe Motto e ancora giù all'Alpe Briga; da qui la discesa, vuoi per la stanchezza vuoi per il caldo infernale, diventa eterna e noiosa con le ginocchia che vengono messe veramente a dura a prova.  Finalemente però dopo ben 17km e 7h 35' di cammino eccoci alla macchina; una veloce lavata alla fontana del parcheggio, una sommaria pulizia da zecche (ne ho trovate 4! ...maledette) e poi una bella bibita fresca con uno squisito paninazzo con lardo e formaggio al bar del paese! Una giusta conclusione.... :-)

Gli escursionisti di giornata: Barbarella, Enry, Fabry & Jullian.

2 commenti:

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