mercoledì 30 marzo 2011

ETP55: il racconto..... 1a parte

Arriva inaspettatamente, verso fine dicembre il messaggio del Max dove scrive che si è iscritto alla lunga dell’Eco  Trail de Paris…
 Cazzarola mi tornano in mente i due racconti letti su qualche numero di Spirito Trail
 e torna in me il pensiero, la voglia di andarci, ma cavoli dopo i 55km fatti ad Ottobre alla Morenic non ho più fatto nulla…
 “No Barbara, stai buona buona e lascia passare….”

I giorni passano e la mia mente è sempre lì Eco Trail de Paris……
I due numeri di ST sono nuovamente sul mio comodino….
Arriva il messaggio del mio ‘guru’ Claudio “Barbara, volevo informarti che vado a Parigi all’Eco con il Max.”

Fanculo, come si suol dire …ogni lasciata è persa…  e quindi “Ci vado!”

Il mio lato da buona organizzatrice si mette subito in moto e, tempo pochi giorni, treno e hotel sono prenotati, ora, però,  non resta che prepararsi dal punto di vista fisico…
 ma cavoli siamo già al 10 Gennaio e devo preparare 50km,
 non solo impresa quasi impossibile per i miei standard,
ma soprattutto a  forte rischio infortunio…

Chiedo aiuto a Furio che puntuale mi fornisce, unitamente alla raccomandazione “Sei a forte rischio infortunio, stai attenta e ascolta bene il tuo corpo!” una semplice tabella con 3 uscite settimanali, più o meno così strutturata:
1 uscita di lento di circa 1h
1 uscita di PRG sui 16km
Il week da programmare con 1 uscita di LL (20-25-30-40km) ogni 15 gg. E nel week di riposo inserire le RPT Lunghe per un totale di circa 17km

Le tre settimane filano vie lisce, ma ecco che dopo il secondo LL ho un crollo fisico… stanchezza generale e  schiena a pezzi, stringo i denti e arrivo al terzo lungo in occasione della gara dei Sentieri di Santa Cristina.
Le sensazioni che ho dopo la corsa  sono positive e ciò mi rianima un po’ il morale; segue poi una settimana di stop forzato per via di altri impegni presi prima, ma non recupero molto i 155km fatti a gennaio (per me veramente tanti) e quelli di questo mese si fanno sentire eccome; il 27 Febbraio ci piazzo il LL di 40km con una fatica immane e la schiena sempre più distrutta.
Inizio lo scarico, iniziano le sedute per riabilitare la schiena…
Oramai la preparazione è finita,
consapevole che è stata a mala pena sufficiente mi metto il cuore in pace e
mi preparo mentalmente ad affrontare l’ETP50…




Le previsioni non promettono nulla di buono per il giorno dell’ETP, anzi danno acqua per tutta la giornata...
Nel borsone ci metto i vestiti leggeri, i vestiti pesanti, preparo tutto il materiale obbligatorio e via il treno delle 23.38 da Milano Centrale  con arrivo a Paris Bercy alle ore 9.30 ci attende, peccato solo che ci troviamo in cuccetta una coppia di pensionati francesi che iniziano da subito a tagliar legna e ci daran dentro tutta la notte fino all’alba, con il risultato che  sia io che Claudio e Max dormiamo ben poco e male….
Puntualissimi arriviamo a Paris.
Ci dirigiamo subito in hotel a depositare i bagagli, poi colazione e via in metrò verso la Tour Eiffel per il ritiro del pacco gara.
Cerchiamo tra gli elenchi affissi il nostro numero di pettorale ma cavoli quanti siamo …. Più di 2000 per la 80km e oltre 1400 per la 50km…. Sbrighiamo le formalità burocratiche e poi ci dedichiamo a fare i turisti: Bateaux Mouches   perché il Max non vuole di sprecare energie, è agitato il ragazzo…..

Terminato il giro rientriamo a piedi, circa 4km, verso l’hotel dove prendiamo possesso della camera, lasciamo il pacco gara unitamente al Max che si concede una pennica… Io e Claudio andiamo a farci un giro nel quartiere della Bastille per rientrare verso le 18 a recuperare l’agitatello per andare a cena…..
“Andiamo nel nel quartiere Latino, tanto è appena lì, oltrepassato il ponte, così ci facciamo due passi”
“Si va bene, ma dopo rientriamo  in taxi.”
“Si, si, certo”

Arriviamo nel quartiere Latino e ci intrufoliamo nelle sue viuzze animate dai tanti turisti e dai ristoratori che invitano ogni passante ad entrare, c’è solo l’imbarazzo della scelta; si va avanti e indietro, leggiamo i menù e alla fine il ‘guru’ Claudio sentenzia “Stasera cena marocchina, cous cous” Aggiudicato!!!


Mangiamo bene e leggero, ma ci diamo la mazzata con il dolce, ma poi un ottimo thè alla menta  mette  posto la digestione “Certo è che se ci  abbiniamo anche due passi, male non fa!” e così a piedi (altri 3-4km) con il Max scettico ritorniamo in hotel; preparariamo il camel bag di tutto punto, i vestiti, puntiamo la sveglia per le 7.15 e ci abbandoniamo ad un sonno profondo….




Ore 6.30 i miei compagni di avventura iniziano a girare per la stanza, con il Max sempre più impaziente…..  Rassegnata mi alzo e sbircio fuori dalla finestra, è brutto, ma non piove, ma che cappa umida; decidiamo per vestirci leggeri…
Colazione normale: caffè&latte, due briosche, pane&marmellata, succo;  prendiamo la nostra sacca e via verso la RER dove prendiamo il treno che ci condurrà a destinazione: Versailles per me e St. Quintein per Claudio e Max.
Arrivo a destinazione, saluto i miei compagni      che rivedrò poi solo a tarda sera, ed insieme ad un gruppo di trailer francesi e ad una  ragazza inglese (RoseMarie che rivedrò più volte durante la corsa) mi dirigo a prendere il bus, da qui trasferimento di qualche minuto ed eccomi finalmente nella zona di partenza.
Il cielo si sta schiarendo, fa caldo, sono già in mezze maniche….




Ci viene offerta la colazione, ma preferisco appartarmi nel boschetto ed inquinare un po’ la natura con del concime naturale ;-)
Ore 10.15 ci chiamano all’adunata generale per il briefing, nemmeno lo ascolto è in francese e ci capisco ben poco, cerco qualche altro italiano, so che ce ne sono altri, ma nulla, non vedo nessuno… Mancano pochissimi minuti alla partenza 
…mi sento tranquilla, ma qualche lacrima mi bagna il viso….

Qui è fantastico, ti si apre il cuore, il paesaggio è da favola e siamo in 1500 persone tutte a condividere la stessa passione, la stessa fatica, la stessa gioia!
Ore 10.30 si parte…. Un lungo serpentone tra gli applausi di tutti si mette in moto. Questi primi chilometri sono fantastici, tutti in piano, sterrati, nel parco della reggia di Versailles, costeggiamo canali dove le canoe ci sfilano, podisti che corrono tranquilli sul prato di fianco a noi o altri che fanno ripetute, bambini che giocano, famiglie che passeggiano, è FANTASTICO e così più di una volta mi fermo e faccio qualche foto. 
Non ho idea di quanto stia andando, da vera cogliona ho lasciato il GPS nella valigia durante il viaggio e questo inavvertitamente si è acceso scaricandosi completamente, vado, seguo gli altri, sono presa da tutto ciò che ho intorno non riesco a farmi un’idea della mia andatura. ….Qualche lacrima, di tanto in tanto, ancora scende…. Torniamo al punto di partenza, qui imbocchiamo il cancello da dove siamo entrati, lasciamo alle nostre spalle Versailles e dopo un breve tratto di asfalto riprendiamo lo sterrato.
A poco a poco le persone che ho davanti si fermano, vedo trailer che tirano giù il camel bag, penso “Boh ci sarà il punto controllo materiali!” Procediamo al passo per qualche metro, poi passetti di corsa, poi di cammino e poi boh, improvvisamente riprendiamo a correre: siamo nei boschi, nei boschi della periferia di Parigi!!!!




Non ci sono sentieri veri e propri, è un sentiero largo una sorta di jeppabile sterrata, di tanto in tanto incrociamo persone in mtb, persone a passeggio, persone che fanno il pic nic… è molto piatto, ti invita a correre, ma poi ecco salite ripide e lunghette che ti rompono il passo e poi via discese dolci e ancora piatto, piatto e poi ancora su e poi giù….
Mi accorgo che qualcosa non va….
Sto bevendo tanto, troppo direi e sto accusando, ma cosa???
  Non ho male alle gambe, non ho il fiatone da fatica, ma non ho energie, ho uno strano senso di soffoco, mi manca l’aria e bevo bevo e bevo……

Sbuchiamo in un paesino, c’è salita, cammino e bevo, poi via ancora di sterrato, ma fatico sempre più e al contempo la sete aumenta in modo repentino…. Vado, cerco di non pensarci, ma è difficile, provo a valutare da quanto sto correndo , penso “Boh sarò sulle gameb da 1h e mezza” guardo il cellulare e mi accorgo che invece sono quasi 2h e mezza, ma non ho idea del chilometraggio fatto e non voglio chiedere…. Inizio ad accusare molto pesantemente, ho bisogno di sfogarmi messaggio alla socia… Tra questi pensieri arrivo ad una salita veramente ripida per queste zone, a metà mi fermo perché la schiena fa male, mi giro per guardarmi intorno e faccio la conoscenza di Domenico, italiano, ma ora olandese e di Helene, la moglie, facciamo un breve tratto insieme, parliamo un pochino, ma loro vanno più di me e così ci lasciamo.
In cima alla salita svoltiamo a sinistra, un lungo piano, discesa e …ma cosa’è questa musica????.... Allungo il radar, non c’ è dubbio questo è un complesso che suona, stai a vedere che a breve c’è il primo ristoro…. eccolo il gonfiabile, metà gara è andata, sono al 27°km, ecco il display 3h 35’, ecco l’acqua!!!
Mi fiondo su delle bottiglie di acqua e mi scolo mezzo litro di acqua gasata in un battibaleno, poi mi dedico al camel bag e mi accorgo che dei quasi 2lt. messi mi è rimasto meno di mezzo litro; seduta per terra, mentre faccio il pieno d’acqua, faccio due rapidi conti e mi rendo conto che non riuscirò di certo a stare entro il tempo che mi ero in qualche modo prefissata (6h 15’) anche perché già alla partenza ci hanno comunicato che il percorso non sarà di 50km, ma di 53….
Riparto, mentre Domenico ed Helene si prolungano al ristoro, nella prima parte faccio ancora fatica, poi però mi rendo conto che l’aria è leggermente rinfrescata, guardo il cielo e rendo conto che il temporale si sta avvicinando; PROCEDO, il prossimo ristoro sarà al 44°km!
In salita, ma soprattutto in discesa recupero qualcosa, ma poi sul piano è un lento ed inesorabile calvario; sono avanti io, poi mi supera Cyril, poi il triatleta e il suo amico, poi li riprendo e passo io, ma ecco che poi arriva il ‘caschettino biondo’ e va… mi ripassa Cyril, il trialteta con l’amico, la ragazza vestita di nero con il moroso, insomma è un continuo alternarsi….
“Bravò Barbarà”
“Bonne Courage”
 “Allez, Allez”
A sprazzi mi rianimo, ma sono veramente finita, NON CE LA FACCIO PIU’!!! Ribecco il triatleta e gli chiedo quanto manca al ristoro, mi risponde che DOVREBBERO mancare 4 km, ma poiché il 1° ristoro che doveva essere al 27°km in realtà era al 29°km nutre dei seri dubbi; ringrazio e molto molto lentamente continuo…..
Tra paeselli e boschi a poco a poco arrivo al 2° ed ultimo ristoro ….una balconata BELLISSIMA su Parigi!!!!   FANTASTICO, mi si riempie il cuore e anche il tabellone luminoso che inesorabilmente mi segnala 6h 01’ non scalfisce la mia gioia.
Qui mi concedo una sana Coca Cola, due pezzetti di cioccolato, qualche foto, messaggio alla socia informandola che “Ampiamente fuori dalla tabella di marcia dovrebbero mancare 10km” mi risponde: “Dai l’importante è arrivare… tieni botta!”, con il triatleta, l’amico e RoseMarie riparto.




La prima parte è in discesa, poi asfalto, asfalto e asfalto, piatto, piatto lungo la Senna e poi gradini giù, gradini su, il ponte e gira a destra e gira a sinistra….
NON CE LA FACCIO DAVVERO PIU’, BARCOLLO, MA COL CAVOLO CHE MOLLO!!!!
Alterno 300 metri di corsa a 500mt di cammino,  poi inizia a piovere… in tanti mi sfilano, tanti supero..
Sono nel tunnel della rassegnazione più totale,
 voglio solo arrivare, anche strisciando, ma non devo piegarmi a LEI!
Ho sbagliato!
L’ho stramaledettamente sottovalutata, ne sto pagando le giuste conseguenze,
ma DEVO ARRIVARE!!!

Ribecco il triatleta mi dice “Allez Barbarà, seulment 3km!!!!!”
La torre è lì, ma è sempre lì non si avvicina di un metro…
Ora diluvia mi fermo sotto un ponte  e mi infilo la giacchetta più che altro per riparare dalla pioggia carta ‘identità, soldi e GPS…..
Cammino, corricchio, passiamo in un parco giochi “Allez Barbarà” “Allez, c’est finit!” “Bravò”

Eccolo, eccolo il  maledetto gonfiabile…  
7h 31’ e 55km 
(altrochè 50km!!!)
d+1000mt.
Le lacrime riprendono a scendere, alzo le mani al cielo….
ETP55km mi hai devastato,
 ma ho vinto io!!!!!!


8 commenti:

BlogdiCaio ha detto...

Bel racconto, ritrovo molte delle sensazioni vissute nella mia ETP 2010. Gran differenza climatica: io al primo ristoro mi ero buttato su di un brodino caldo. Confermo la difficoltà di "starci con la testa" sull'infinito lungosenna finale. Alla fin dei conti, una gara bellissima che mi vede prenotato per il 2012 (quest'anno ho pensato ad altro). E scommetto che ci si vede :-)

Barbara ha detto...

Caro CAIO ci hai azzeccato.... e ci si vedrà al via della lunga!! ;-)

insane ha detto...

Bravissima! che roba... non credo sia un tipo di gara alla mia portata,mi basta una maratona per finire con la testa fusa.. ;)

Patty ha detto...

la mia bella amica "capatosta" ce l'ha fatta ancora.....;-D
Batterie scariche di nuovo???? Allora è un vizio!!!

Miticojane ha detto...

Bravissima, come posso adesso non andare l'anno prox, vedo che siamo in parecchi x il 2012, si fà un pulmino? poi Parigi è sempre Parigi

Barbara ha detto...

@INSANE: guarda in questo trail ho SINCERAMENTE rimpianto di non aver mai corso una maratona su strada.... a qlcosa mi sarebbe servito! ;-(

@PATTY: per ora non molto, ho solo bisogno di dormire e dormire, cosa che ahimè non potrò fare ;-(

@MITICO: merita davvero!!! Organizzata benissimo e Parigi ha il suo fascino... certo è che potevano risparmiarci i 5km in più e farci anche noi salire sulla Torre!!!

Sara ha detto...

Grande Barbara! Ti ho citata nel mio blog.
Che dddddonna!

Barbara ha detto...

@SARA: che fatica immane stasera sulla ciclabile, le gambe sembravno due macigni!!! ;-((